Ruolo del medico e del farmacista
Il ruolo del medico
A distanza di un decennio dalla disponibilità dei farmaci generici in Italia, il medico di medicina generale (Mmg) ha imparato a conoscerli e ad utilizzarli al meglio. Tuttavia nella pratica clinica quotidiana emergono alcune criticità che lo vedono direttamente coinvolto per la peculiarità del rapporto medico-paziente intrinseco alla medicina di famiglia: il Mmg è fulcro del processo di cura ed è a lui che il paziente si affida completamente.
L’ampia disponibilità di farmaci a brevetto scaduto con lo stesso principio attivo può creare confusione: la prescrizione del farmaco generico, ormai consolidata in termini di efficacia e sicurezza, va supportata allora con un’informazione particolare ai propri pazienti, che nel setting della medicina generale sono spesso anziani e fragili e che nel tempo hanno memorizzato alcuni elementi identificativi dei farmaci branded (nome commerciale, confezione, colore delle compresse, ecc). Nella scelta prescrittiva del generico inoltre il Mmg deve gestire problematiche che coinvolgono non solo il suo assistito, ma anche altre figure sanitarie, tra cui il medico specialista (per esempio accade che in dimissione ospedaliera venga consigliato ai pazienti di assumere quel determinato farmaco “griffato”) e il farmacista, che ha la possibilità di sostituire il medicinale generico prescritto dal Mmg con un altro di marca differente.
Il Mmg ha però uno strumento per tutelare sia la sua scelta terapeutica sia il paziente: la possibilità di apporre la clausola “non sostituibile” in tutti i casi in cui lo ritenga necessario, eliminando così la possibilità di sostituzioni ripetute con generici diversi nel tempo, un fattore che può creare confusione nei pazienti. L’annotazione “non sostituibile” dà anche la possibilità al Mmg di valutare gli esiti delle terapie, cioè di controllare nel tempo se l’assunzione di quel determinato farmaco apporti i benefici attesi nel suo paziente, fattore essenziale nel caso di farmaci per il trattamento di patologie croniche, il cui effetto terapeutico deve essere verificato nel corso del tempo.
Il ruolo del farmacista
Il farmacista svolge un ruolo centrale nello sviluppo e nella diffusione dell’uso e della cultura del farmaco generico. Egli, infatti, dal 2001 per legge è tenuto a rendere nota al paziente la disponibilità in commercio del farmaco generico corrispondente alla specialità medicinale originatrice e a informarlo sulla differenza di prezzo esistente e sull’eventuale quota da versare qualora decidesse di acquistare l’originale
Il farmacista, inoltre, svolge l’importante compito di rassicurare il paziente sulla qualità dei farmaci generici e sulla sovrapponibilità di attività terapeutica e incidenza di effetti collaterali rispetto ai farmaci originali.