Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) rappresentano la più grande minaccia per la salute dell’umanità. Si tratta dei batteri resistenti agli antibiotici, per cui è urgentissimo trovare una soluzione.
Servono urgentemente nuovi antibiotici per scongiurare un nuovo medioevo della medicina che potrebbe provocare, secondo un rapporto pubblicato dal governo di Londra nel 2016, fino a una morte ogni tre secondi nel 2050.
Per questo l’OMS ha pubblicato l’elenco dei 12 batteri più pericolosi al mondo, divisi in 3 categorie: a priorità assoluta, alta e media.
Al primo gruppo appartengono microbi come Acinetobacter, Pseudomonas e le Enterobacteriaceae, che colpiscono particolarmente in ospedali e luoghi di cura in genere, causando vari tipi di infezioni, come polmoniti e setticemie.
La seconda categoria contiene, fra gli altri, i microrganismi responsabili di salmonella e gonorrea, l’Helicobacter pylori che si annida nello stomaco e lo stafilococco aureo.
Al terzo gruppo, infine, appartengono lo Streptococcus pneumoniae, contro il quale la penicillina si sta rivelando sempre meno efficace e che provoca fra l’altro polmoniti e meningiti, l’Haemophilus influenzae, capace di causare otiti, e la Shigella, che è invece alla base di infezioni intestinali come la dissenteria.
L’obiettivo dell’OMS è guidare e promuovere velocemente ricerca e sviluppo di farmaci mirati, con l’obiettivo di contenere l’antibiotico-resistenza.
Fonti
http://www.adnkronos.com/salute/sanita/2017/02/27/dall-oms-prima-lista-dei-super-batteri-ecco-chi-minaccia-salute-globale_KEVcJBGyQ8RrzTUUyjN2hI.html?refresh_ce
https://amr-review.org/
Longevità e restrizione calorica: c’è una correlazione
Per godere di una maggiore longevità e per mantenersi in salute è fondamentale ridurre l’apporto calorico, questa è una delle indicazioni promosse dalla Società Italiana di Medicina Interna. Assorbire un quantitativo minore di calorie permette alle cellule di utilizzare come nutrimento le proprie componenti non più funzionali, garantendo un miglior funzionamento del nostro organismo: con l’età, però, questo meccanismo tende a perdere di efficacia, per questo diventa importante ridurre la quantità di calorie assorbite.