Nessuno vorrebbe mai trovarsi di fronte a questa situazione, ma riconoscere tempestivamente i segnali dell’ictus può limitare la comparsa di disabilità e persino salvare una vita.
Quali sono i principali segnali dell’ictus?
I tre segnali principali da non sottovalutare sono:
- Paresi facciale. Un lato del viso non si muove come l’altro.
- Deficit motorio degli arti superiori. Una delle braccia non si muove o tende a cadere.
- Difficoltà nel linguaggio. Parole inappropriate, balbettate o totale incapacità di parlare.
La presenza anche di un solo di questi sintomi deve immediatamente allertare. Ulteriori campanelli d’allarme da tenere in considerazione:
- Perdita di forza e sensibilità in un braccio, una gamba o metà viso.
- Disturbi visivi o dell’equilibrio, sbandamenti e vertigini.
- Mal di testa improvviso e intenso.
- Improvvisa difficoltà di comprensione delle parole altrui.
Metodo FAST: come valutare la possibilità di un ictus
In questi momento è opportuno ricordare l’acronimo FAST, utile a ricordare le verifiche più rapide che capire se una persona sta avendo un Ictus:
F (Face, Viso). Chiedi di sorridere, verificando se un angolo della bocca non si solleva o si abbassa.
A (Arms, Braccia). Fai sollevare entrambe le braccia, osservando se una delle due tende a cadere.
S (Speech, Linguaggio). Chiedi di ripetere una frase semplice e valuta se la pronuncia in modo corretto o ha difficoltà a formularla.
T (Tempo), il fattore cruciale. Se noti uno dei sintomi elencati in precedenza, chiama immediatamente il 118.
Cosa fare in caso di ictus?
In caso di ictus intervenire per tempo è fondamentale. Se riscontri i sintomi chiama subito il 118 e descrivili agli operatori in maniera dettagliata, facendo particolare attenzione all’orario di insorgenza dei primi segnali. Alcuni ospedali, infatti, sono dotati di stroke unit e possono somministrare la terapia trombolitica, sciogliendo il trombo entro 3 ore dall’esordio dei primi sintomi.
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