L’adozione dei farmaci equivalenti in Italia incontra ancora diverse resistenze da parte dei professionisti, come evidenziano i risultati del progetto di ricerca sulla prescrizione di farmaci equivalenti condotto da SIFAC in collaborazione con il Master Internazionale in Clinical Pharmacy. L’85% dei medici di medicina generale (MMG), infatti, ritiene la loro efficacia limitata solo ad alcune classi terapeutiche, mentre il 36% dei farmacisti pensa che la qualità cambi a seconda del produttore. Un dato ancor più preoccupante emerge dalle abitudini di prescrizione: il 54% dei medici e l’82% dei farmacisti torna al farmaco originatore se il paziente si dichiara non convinto dell’efficacia dell’equivalente, rinunciando ad un’indagine approfondita e a un’attività di rassicurazione.

Quali sono linee guida SIFAC per la promozione dei farmaci equivalenti?

Sulla base delle criticità emerse, SIFAC ha sviluppato un pacchetto di strumenti scientificamente validati per promuovere l’impiego razionale dei farmaci equivalenti. Le nuove linee guida supportano medici e farmacisti con flow chart decisionali che consentono di gestire situazioni complesse e pazienti con esigenze specifiche, prevenendo cambi di terapia ingiustificati.
Inoltre, sono state redatte delle FAQ che affrontano le più comuni perplessità dei pazienti, fornendo risposte chiare, uniformi ed esaustive consultabili a questo link.

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